domenica 4 marzo 2012

L'emozione di un debutto

Debuttare a quasi settant'anni in un ambito del tutto nuovo non può che dare emozioni contrastanti. Da tre giorni so per certo che il 27 aprile uscirà in libreria il mio primo libro "vero". Sono passati ormai quasi vent'anni dal momento in cui mi venne in testa di cominciare a scrivere un racconto e da allora ho continuato a scrivere ma le mie ambizioni hanno avuto un peso diverso negli anni. Il primo tentativo fu patetico, solo adesso lo riconosco. mandai la mia opera alle grandi case editrici pensando che avrei trovato qualcuno che, non solo l'avrebbe letta, ma addirittura vi avrebbe trovato qualcosa di entusiasmante, talmente entusiasmante da convincerli a pubblicarla seduta stante. Più arrogante oppure più ingenuo? Forse tutte e due le cose insieme. In questi vent'anni ho letto tanto, ho scoperto scrittori affascinanti, scrittori logorroici e vere e proprie "ciofeche". In molte occasioni mi sono chiesto chi fosse il responsabile della casa editrice che aveva approvato la stampa di certe opere ma poi, mi sono reso conto, che fra gli autori che proprio non riuscivo a sopportare, ce n'erano alcuni che invece avevano riconoscimenti eccelsi a livello internazionale. E allora, ovviamente, mi toccò anche fare ammenda per certe mie convinzioni critiche. Nel frattempo avevo rinunciato a qualsiasi velleità di vedere stampato un mio romanzo ma questo non mi aveva convinto a rinunciare alla scrittura. Pochi anni fa scoprii in internet un sito che pubblicava gratuitamente e-book e pensai di sottoporre al loro giudizio uno dei miei racconti. Ne ebbi un commento positivo e la soddisfazione di vedere un mio scritto offerto al giudizio dei lettori. Ricevetti alcuni commenti positivi ma venivano da amici e come potevo essere sicuro che non si trattasse solo di benevolenza? Da allora, su quel sito, sono comparsi cinque miei romanzi ed ogni volta la responsabile del sito mi ha spinto a partecipare a qualche concorso letterario. Ma la maggioranza dei concorsi accettano solo racconti brevi e pare proprio che la mia logorrea non riesca a limitarsi ad una quindicina di cartelle. Finalmente, lo scorso anno, scoprii il torneo "Io scrittore" al quale potevano partecipare opere "consistenti". Poco importa che il mio romanzo abbia avuto dei grossi problemi nella transizione dal formato DOC al formato RTF e non abbia superato la prima fase proprio perchè difficilmente leggibile. Grazie al quel concorso sono entrato in contatto con altri scrittori ed una di loro mi ha indirizzato ad una piccola casa editrice che, dopo aver letto il romanzo che avevo sottoposto alla loro attenzione, ha deciso che valeva la pena di trasformarlo in un libro "vero". Cosa succederà dopo il 27 aprile? Difficile dirlo. In ogni caso spero di avere giudizi diversi perchè solo dalla diversità e perfino dalla cattiveria di certi giudizi, si può trarre un insegnamento che possa contribuire a rivedere e - si spera - migliorare quello che ho già scritto e quello che certamente scriverò in futuro.