lunedì 23 gennaio 2012

Vorrei, non vorrei .....

Da decenni ci siamo ormai abituati - dovrei dire rassegnati - a vederci tartassati - dovrei dire umiliati - da chi ci governa. Sembriamo un paese incapace di ribellarsi non solo alle varie mafie ma anche alla corruzione e all'improntitudine di gente che noi abbiamo contribuito, col nostro voto, ad elevare al ruolo di profittatori. Quando si è insediato il governo Monti, non mi aspettavo un nuovo spirito anche moderatamente socialista ma almeno mi auguravo che certe decisioni fossero drastiche e salde. Che problemi potrebbe avere un governo che non deve rendere conto agli elettori e che non deve preoccuparsi di essere rieletto? Cosa ci potrebbe essere di più obiettivamente libero di agire al di fuori delle logiche perverse che ingessano da decenni la politica italiana? Mi si dice che in fondo non si poteva fare molto nei pochi mesi in cui questo governo tecnico ha avuto modo di agire. Ma come non aspettarsi almeno qualche piccolo segnale? Qualche mano pesante sulle banche, ad esempio. Sulla loro resistenza ad offrire credito tanto per dirne una. E come non aspettarsi un segnale positivo sulle assicurazioni? Ed invece vedo liberalizzazioni annunciate e poi minimizzate da modifiche e limitazioni, l'asta sulle frequenze TV rinviata a chissà quando e la discussione sul lavoro mantenuta in un clima di nebbia profonda. Ma non era quello precedente il governo degli annunci roboanti che cadevano presto nel dimenticatoio? Nel cambio tra il berlusconismo e il "montismo" l'Italia ci avrà guadagnato un poco nella dignità dell'immagine all'estero ma non mi pare che ci stia guadagnando molto nel risollevare coloro che hanno meno da una condizione di precarietà ed incertezza.

2 commenti:

  1. Cavolo Ennio ... sto cercando di pensare positivo ma la tua, seppur giusta, oggettività mi smonta veramente!
    Cosa possiamo fare?
    Dovremmo unirci tutti, scendere in piazza a monte citorio e mandarli tutti a casa. Dovremmo fare una rivoluzione!

    RispondiElimina
  2. Purtroppo mi pare che al momento siamo solo capaci di scendere in piazza per difendere privilegi corporativi. Se cominciassimo a "decorare" con dei bei "vaffan...." ad esempio le vetrine delle farmacie che sciopereranno o le targhe degli studi dei notai? Poi, se vogliamo possiamo sempre allargarci a banche, assicurazioni,avvocati ecc. ecc.

    RispondiElimina